Il dialogo interiore
"Ma che hai fatto?!", "combini sempre casini", "questa situazione è terribile", "non è giusto!!!".
Ecco queste potrebbero essere alcune delle frasi che filtrano il mondo attorno a noi, mostrandoci le cose per quel che NON sono.
Le emozioni che scaturiscono dall'esterno sono per buona parte veicolate dal nostro dialogo interiore, da ciò che ci diciamo riguardo un certo evento.
Cambiarlo potrebbe essere un modo per vivere meglio!
Molte volte i nostri giudizi risultano molto parziali e ci conducono a brutte emozioni.
Ci fanno un brutto sorpasso e bestemmiamo fino alla 10ma generazione, ci rispondono male e ci prepariamo alla rivoluzione. Molto spesso le cose non sono così terribili come ce le dipingiamo. Imparare ad essere più razionali potrebbe essere un buon aiuto per osservare le cose con una prospettiva più ampia.
Terribilizzare ogni minima situazione non è di certo salutare. Fondamentalmente le cose necessarie per sopravvivere sono poche: acqua, cibo e un riparo. Tutto il resto è un "in più".
Se non abbiamo la ferrari possiamo benissimo sopravvivere, se nostro figlio non ha l'ultimo modello di cellulare potrà comunque essere felice e se dobbiamo rinunciare ad un sabato sera fuori potremo farlo senza intaccare il nostro benessere. Non significa non desiderare le cose, ma rendersi conto che questo genere di cose non è necessario, vitale.
A mio parere è una distinzione importante perchè può liberarci da molte convinzioni irrazionali che ci fanno star male.
Possiamo prendere un certo evento ed analizzarlo. Tale evento può davvero limitare la mia felicità? Limita in qualche modo le mie possibilità di aiutare gli altri, di far qualcosa di buono per me stesso?
Ci sono persone che vivono la mia stessa situazione e sono felici?
Se uso una prospettiva più ampia, quel problema come mi appare? Alla luce del fatto che un giorno morirò e sarò polvere questa situazione è poi così terribile?
In un universo così immenso dove le stelle nascono e muoiono in continuazione, dove la forza di gravità dei buchi neri non lascia scampo nemmeno alla luce, il nostro problema come appare?
Dunque sarebbe bellissimo realizzare un certo desiderio, o risolvere un certo problema, ma se non ci riusciamo non è poi la fine del mondo, potremo comunque essere felici, fare cose utili a noi stessi e agli altri.
Per approfondire l'argomento consiglio il libro "L'arte di non amareggiarsi la vita, di Rafael Santandreu".
Ecco queste potrebbero essere alcune delle frasi che filtrano il mondo attorno a noi, mostrandoci le cose per quel che NON sono.
Le emozioni che scaturiscono dall'esterno sono per buona parte veicolate dal nostro dialogo interiore, da ciò che ci diciamo riguardo un certo evento.
Cambiarlo potrebbe essere un modo per vivere meglio!
Molte volte i nostri giudizi risultano molto parziali e ci conducono a brutte emozioni.
Ci fanno un brutto sorpasso e bestemmiamo fino alla 10ma generazione, ci rispondono male e ci prepariamo alla rivoluzione. Molto spesso le cose non sono così terribili come ce le dipingiamo. Imparare ad essere più razionali potrebbe essere un buon aiuto per osservare le cose con una prospettiva più ampia.
Terribilizzare ogni minima situazione non è di certo salutare. Fondamentalmente le cose necessarie per sopravvivere sono poche: acqua, cibo e un riparo. Tutto il resto è un "in più".
Se non abbiamo la ferrari possiamo benissimo sopravvivere, se nostro figlio non ha l'ultimo modello di cellulare potrà comunque essere felice e se dobbiamo rinunciare ad un sabato sera fuori potremo farlo senza intaccare il nostro benessere. Non significa non desiderare le cose, ma rendersi conto che questo genere di cose non è necessario, vitale.
A mio parere è una distinzione importante perchè può liberarci da molte convinzioni irrazionali che ci fanno star male.
Possiamo prendere un certo evento ed analizzarlo. Tale evento può davvero limitare la mia felicità? Limita in qualche modo le mie possibilità di aiutare gli altri, di far qualcosa di buono per me stesso?
Ci sono persone che vivono la mia stessa situazione e sono felici?
Se uso una prospettiva più ampia, quel problema come mi appare? Alla luce del fatto che un giorno morirò e sarò polvere questa situazione è poi così terribile?
In un universo così immenso dove le stelle nascono e muoiono in continuazione, dove la forza di gravità dei buchi neri non lascia scampo nemmeno alla luce, il nostro problema come appare?
Dunque sarebbe bellissimo realizzare un certo desiderio, o risolvere un certo problema, ma se non ci riusciamo non è poi la fine del mondo, potremo comunque essere felici, fare cose utili a noi stessi e agli altri.
Per approfondire l'argomento consiglio il libro "L'arte di non amareggiarsi la vita, di Rafael Santandreu".
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