Quattro requisiti per diventare un guerriero

Quattro requisiti per diventare un guerriero

Nei "quattro requisiti per diventare un guerriero" del buddhismo tibetano, il coraggio e la ferocia non sono contemplati. Anzi, i requisiti essenziali per un guerriero non hanno nulla a che vedere con l'addestramento dei marines, dei giocatori di football o dei lobbisti.

Il primo requisito viene spesso tradotto con la parola "mitezza", ma in realtà non esprime il suo significato più profondo. Sarebbe più esatto definirlo "tranquilla sicurezza": la sensazione di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo.

La vivacità, o gioia irrefrenabile, è il secondo requisito. Per svilupparla, il guerriero impara a vedere il buono che c'è in ogni cosa e si sforza di non cadere nel cinismo.

Il terzo è l'audacia. Il guerriero che incarna questa virtù ama sperimentare, non è schiavo delle strategie che hanno funzionato in passato e la sua oggettività lo rende libero da emozioni irrilevanti come la speranza e la paura.

Il quarto requisito è l'imperscrutabilità, cioè la capacità di sfuggire alle idee preconfezionate che potrebbero limitare la sua creatività mentre combatte in difesa della sua visione morale.

Tratto da "La pronoia è l'antidoto alla paranoia" di Rob Brezsny

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