Giudicare ed opinare, li considero diversi
Opinare, a mio parere non c'è nulla di male in un'opinione.
Ma giudicare, non riferendomi alla legge, questo mi sembra una cosa delicata.
Credo in Dio, credo a modo mio, ma ci credo.
Credo che Dio possa perdonare chiunque, anche coloro che hanno commesso atti terribili, che hanno commesso cose orrende. Credo che il perdono di Dio sia per chiunque lo chieda e lo voglia. Non so se Dio esista, e non voglio dimostrarlo, perchè io ho bisogno di credere, ed anzi io sento che Dio esiste, ma non voglio convincere nessuno di questo. Alla base di tutte le religioni, e alla base del cristianesimo c'è il perdono. Non dobbiamo dimenticarlo. Tutti noi ci affrettiamo a dare giudizi, siamo affamati di giudizi, ma non perdoniamo, perdoniamo con difficoltà, quasi fosse qualcosa di pericoloso, ma in realtà è il giudizio ad essere pericoloso. Non siamo perfetti, e come ha detto la mia saggia madre "nessuno ha un'idea di perfezione, nessuno può averla", e tutti possiamo sbagliare, c'è chi ruba, chi fa del male, chi compie atti di ogni sorta, provoca sofferenze, compie atti abominevoli, orrendi, eppure ritengo che se chiedono perdono a Dio, se desiderano il perdono, Dio glielo concederà, come Brahma, come Odino o Freya, come Kalì.
Tutte queste riflessioni scaturiscono dalle mie ossessioni e dalle mie valutazioni riguardo queste.
Mi rendo conto, io per primo che il perdono è qualcosa che abbiamo dimenticato e di cui si parla poco, molto poco. Sono riflessioni di un ossessivo, di qualcuno vicino alla pazzia, potete anche non ascoltarle, non prenderle in considerazione, ho soltanto voluto esprimerle.
saluti e buona notte.
Ma giudicare, non riferendomi alla legge, questo mi sembra una cosa delicata.
Credo in Dio, credo a modo mio, ma ci credo.
Credo che Dio possa perdonare chiunque, anche coloro che hanno commesso atti terribili, che hanno commesso cose orrende. Credo che il perdono di Dio sia per chiunque lo chieda e lo voglia. Non so se Dio esista, e non voglio dimostrarlo, perchè io ho bisogno di credere, ed anzi io sento che Dio esiste, ma non voglio convincere nessuno di questo. Alla base di tutte le religioni, e alla base del cristianesimo c'è il perdono. Non dobbiamo dimenticarlo. Tutti noi ci affrettiamo a dare giudizi, siamo affamati di giudizi, ma non perdoniamo, perdoniamo con difficoltà, quasi fosse qualcosa di pericoloso, ma in realtà è il giudizio ad essere pericoloso. Non siamo perfetti, e come ha detto la mia saggia madre "nessuno ha un'idea di perfezione, nessuno può averla", e tutti possiamo sbagliare, c'è chi ruba, chi fa del male, chi compie atti di ogni sorta, provoca sofferenze, compie atti abominevoli, orrendi, eppure ritengo che se chiedono perdono a Dio, se desiderano il perdono, Dio glielo concederà, come Brahma, come Odino o Freya, come Kalì.
Tutte queste riflessioni scaturiscono dalle mie ossessioni e dalle mie valutazioni riguardo queste.
Mi rendo conto, io per primo che il perdono è qualcosa che abbiamo dimenticato e di cui si parla poco, molto poco. Sono riflessioni di un ossessivo, di qualcuno vicino alla pazzia, potete anche non ascoltarle, non prenderle in considerazione, ho soltanto voluto esprimerle.
saluti e buona notte.
Commenti
ragionando... sul perdono
significato: non tenere più in considerazione una colpa, un’offesa abbandonando ogni risentimento; rinunciare a punire il responsabile di una colpa, di un danno, di un torto e a vendicarsi; rimettere i peccati, condonare una colpa commessa contro la legge divina.
etimologia: per particella intensiva o indicare compimento, passare attraverso donare, concedere, condonare, donare completamente
per me perdonare significa passare attraverso la comprensione, e chi sa com'è trovo più semplice comprendere gli altri rispetto a me stessa... quali sono gli strumenti per perdonare se stessi?
se ti interessa ho un giochino che risponde a quest'ultima domanda... a disposizione
Stranissimo eh? Uluru!
Fammi vedere questo giochino che sono curioso. :D
Grazie del tuo commento, un abbraccio!
ecco il giochino che mi è stato proposto e propongo anche a te
"Molto spesso il problema è che non abbiamo ben chiaro COSA ci rimproveriamo!
Sembra una banalità, ma in ogni processo c'è una pubblica accusa che formula le ipotesi di reato sulle quali ci si può difendere, altrimenti non è un processo né leale né legale.
Chi è il tuo accusatore? E' la società, la famiglia, i vicini, la TV? O sei tu stessa?
In quest'ultimo caso ti voglio consigliare un esercizio, consideralo un gioco, se vuoi, una burla, ma cerca di farlo seriamente.
Mettiti davanti allo specchio, guardati negli occhi e poi formula le tua accuse contro te stessa, una alla volta. Dopo la prima accusa, volta lo sguardo per alcuni secondi, cambia espressione, guardati di nuovo allo specchio e difenditi.
Sembra un gioco per deficienti, vero? Be', ti giuro che non lo è. Lungi da me la benché minima intenzione di canzonarti. In tanti casi ha permesso a chi si è prestato di aprirsi gli occhi e capire realmente l'infondatezza delle accuse.
Ricordati che alla fine del processo ci deve essere una sentenza."
P.S. Quando ho finito di leggere il tuo post ho fatto un appaluso.
Ciao e a presto!!!!