Il rischio e l'azione

Vivere con il DOC non è facile, alcuni giorni si sta meglio ed altri peggio.
Che io sappia questo capita anche alle persone normali. Una nozione che mi aiuta molto, è la tolleranza della coscienza del rischio, di cui ho letto nel libro "Vincere le ossessioni di Gabriele Melli". In soldoni si tratta di capire che i rischi esistono sempre e che la cosa va accettata perchè è impossibile eliminarli. Come ho già detto questa nozione mi aiuta molto e mi coadiuva nell'educarmi all'accettazione di questa verità.
Il non tollerare la presenza di rischi può bloccarci, renderci immobili. Lo stare fermi ci appare a volte più sicuro che il muoversi, ma non è così, c'è sempre un rischio anche se lo ignoriamo. Senza lavorare troppo di fantasia, lo star fermi potrebbe farci perdere delle opportunità, che nel momento presente non vediamo. Farsi bloccare dall'intolleranza verso la presenza di rischi è una cosa utile? Non credo, perchè a questo punto, non potremmo fare nulla e i "docchers" questo lo sanno, una delle conseguenza di questa "intolleranza" è proprio l'evitamento, in cui piano piano la persona comincia ad evitare tutte le situazioni che scatenano le sue paure. Si evita di uscire, si evita usare la macchina e tanto altro, ma questa non è più vita. Non facciamoci bloccare dall'intolleranza dei rischi, non ne vale la pena!

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