Patch ad Ankara

Patch ad Ankara

Il mio viaggio ad ankara potrebbe riassumersi con la parafrasi di questa famosa frase: Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare. Palazzi di muco alti 32 piani, fogne di cioccolato fuso, cascate di vomito che si gettavano in un abisso senza fine, con pesci di pastafrolla che ci nuotavano dentro.
Ad Ankara mi accolgono tre uomini della pietra: Ahù, ahè e jiji (pronunciasi gigi).
Mentre parlo con loro cercando di fargli capire che quando fai pipì (per noi uomini) la cerniera devi chiuderla dopo "averlo" rimesso a posto, altrimenti ti fai molto male, arriva Carlo Magno. Mi guarda e mi fa: "tu non hai la barba!", e svanisce. Gli uomini della pietra mi invitano a mangiare, ma io non accetto, non avevo fame, avevo assaggiato le cascate ed erano risultate molto nutrienti. Comunque proseguo il soggiorno, e mi ritrovo Buddha che medita sotto un fico, mi avvicino per ammirare la sua "illuminazione" (allampadato nero buddha era), e a un tratto sento che russa. Pazienza, mi allontano dal fico e mi ritrovo sotto i piedi di una montagna, leggo il cartello a fianco: Benvenuto nella terra di mezzo!


Prossima puntata: Patch nella Terra di Mezzo

Commenti

Mirco ha detto…
Bellissima! Il Buddha abbronzato mi ha ispirato una nuova freddura zen, grazie mille!
Secondo la tradizione il Buddha si illuminò sotto un albero di pippala...per questo è difficile raggiungere l'illuminazione, che cacchio è un albero di pippala? Chi l'ha mai visto? Com'è fatto?
Occhio che il link al cartoon sufi è cambiato: http://www.gianlucamagi.it/cartoon.html
Stammi bene!

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